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In Memoriam- Prof. Felice Giangaspero |
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Two months have passed since Prof Giangaspero's accident and, looking back on it, a Person so intellectually and humanly gifted, and profoundly Free as Prof Giangaspero, could never have left us except in an unexpected and tragically irreparable way.
Prof Giangaspero has always been like this: the true teacher, capable of unique intuitions, but also of listening to our ideas and our small requests as clinicians. He explained to us, never losing his patience, why diseases, especially tumors of the central nervous system, were like this and not different, they caused trouble in the brains of our children, sometimes they could be cured, and other times only described and classified accurately, but they would have had an extraordinary aggressiveness. Like us, he wanted to know more and better, clear up things, not only with the right ambition of the scientist, but also with the slightly irrational stubbornness of clinicians who would like correct treatments and cure for everyone. In fact, he knew how to enter into the clinical context and the knowledge of each of us pediatric oncologists with refined attention, without judging us for our ignorance and for our questions, sometimes out of tune and often too insistent. There was no way to end a conversation or even a short meeting with Felice without having learned something. If he granted you his friendship, he was also surprising and full of kindness in this field: he communicated His passions and was interested in those of others, he was curious and loved laughing. He had also culture in his emotions and was sincerely interested about his interlocutor. There was no scientific occasion in which He did not also propose a friendly parenthesis: an exhibition that could be visited, an interesting neighborhood for a walk, a book or movie to share and discuss. His cultural and friendship spaces were the world: it is useless to list here his fundamental contributions and the milestones he placed in the heritage of Neurology and Neuro-oncology. Fortunately, his writings will speak for a long time to us and to all international colleagues. Dr
Maura Massimino |
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February 9, 2023 |
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Intervento
del Prof. Domenico Giangaspero al |
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Gentilissima Presidente, Esimio Consiglio Direttivo, Egregio Comitato scientifico, gentili Soci dell’Associazione “Il Fondo di Gio ONLUS”, sono lieto di partecipare con mia cognata Mariuccia oggi al Convegno dedicato a Felice, mio fratello, la cui operosa e stimolante attività scientifica l’Associazione ha inteso, con onore, sostenere. Com’è noto, il 7 dicembre 2022 un tragico incidente ha spezzato in un attimo la sua vita e con la sua, anche quella di noi tutti, suoi famigliari. La morte è sopraggiunta l’8 febbraio 2023 per le gravi conseguenze. Da quel giorno, non siamo stati più accompagnati dal suo affetto e dalla sua intelligenza, se non attraverso i ricordi di una vita vissuta insieme. Mio fratello Felice è stato un uomo che ha perseguito con lucidità e con costanza i suoi obiettivi professionali e i suoi interessi intellettuali e sportivi. Per me, la sua immagine è sempre stata quella di un uomo pieno di coraggio, aperto alla conoscenza, ricco di esperienze umane, professionali e culturali, in più, sempre giovane nell’animo e dotato di una forte carica di intraprendenza e di progettualità. Egli ha incarnato il monito espresso dal filosofo Kant, “sapere aude”, "abbi il coraggio di servirti della tua intelligenza", nella consapevolezza che l’unica esperienza che ci rende umani è il pensare. Il suo tratto distintivo era la signorilità, espressa nella forma e nel pensiero. Poteva accadere che esprimesse, talvolta, una volontà di potenza superiore, ma questo, quando accadeva, era lo schermo di superficie con cui proteggeva il suo io più profondo e la sua umana fragilità. Mi piace, però, oggi ricordare anche alcuni tratti più intimi e famigliari di mio fratello. Egli ci parlava raramente delle sue ricerche e, in generale, dei suoi successi nel suo lavoro. Eravamo a conoscenza delle sue trasferte di lavoro in numerose città del mondo, New York, Boston, Cambridge, Londra, Tokio e abbiamo appreso solo a posteriori che teneva conferenze nelle più prestigiose Università del mondo. Per noi, era il nostro medico di famiglia e per qualunque problema di salute ci rivolgevamo a lui. Non si tirava mai indietro se amici o conoscenti della sua Terlizzi, paese di origine della nostra famiglia, in provincia di Bari, lo contattavano per un consiglio o per una consulenza diretta, soprattutto se colpiti da malattie oncologiche. Oltre alla sua passione per la ricerca, Felice ha sempre coltivato, con lo stesso rigore e con la stessa sistematicità che riservava agli studi, l’attività fisica. Non nascondo che provavo ammirazione e invidia per la sua capacità di fare esercizi fisici tutte le mattine, dovunque si trovasse. Alla passione per l’equitazione si aggiungeva quella per le lunghe passeggiate in bicicletta. L’ammirazione unita all’invidia era anche per quella sua curiosità debordante, per cui era sempre preparato su molti argomenti anche di ambito umanistico. Il cinema, la letteratura e la storia italiana e americana costituivano il suo “disimpegno”. Insomma, per noi era difficile competere con lui! Ho letto con attenzione lo Statuto della Vostra Associazione. Le finalità e gli obiettivi della ONLUS Il Fondo di Giò esprimono in modo profondo e completo il significato di una importante parola latina: humanitas, sintesi di cultura e di civiltà. In conclusione, ritengo che la personalità e l’esistenza terrena di Felice siano state l’espressione dell’ideale di quell’humanitas che la Vostra Associazione esprime e racchiude. Io e mia cognata Mariuccia, unitamente ai miei nipoti Giulio e Giorgio, a mia madre e alle mie sorelle, ringraziamo molto per la Vostra cortese ospitalità, uniti nel ricordo affettuoso del nostro caro. Prof. Domenico Giangaspero |
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